Mosche volanti occhio: cosa sono e quali sono le cure

Le mosche volanti, o miodesopsie, sono piccoli corpi mobili all’interno del nostro occhio. Possono creare problemi? Come si possono eliminare? Esistono rimedi naturali?

Vi è mai capitato di vedere puntini neri in movimento, macchioline, filamenti o ragnatele nel vostro campo visivo? Ebbene, questo è un fenomeno del tutto naturale e normale, chiamato in campo medico miodesopsie, ma conosciuto principalmente come mosche volanti. Le mosche volanti non sono altro che coaguli del corpo vitreo legati alla disidratazione e al deterioramento di quest’ultimo. In molti casi può però diventare invalidante. Ma come fare per gestire il problema?   

Cosa sono le mosche volanti?

Le mosche volanti che vediamo sono il risultato dell’invecchiamento del corpo vitreo, ovvero la sostanza “gelatinosa” che compone per la maggior parte il nostro occhio. È costituito da acqua e, in piccola parte da fibre, zuccheri, collagene, proteine, acido ialuronico e altre sostanze che mantengono la retina perfettamente distesa nella parte posteriore dell’occhio.

Questo deterioramento della componente gelatinosa, frammentandosi, va a formare le mosche volanti. In poche parole, disidratandosi, il corpo vitreo crea piccoli accumuli gelatinosi (le mosche volanti) che fluttuano nel nostro occhio.

Così vengono di conseguenza percepite nel proprio campo visivo, come se fossero al di fuori del nostro occhio, ma in realtà non è così: per la precisione vediamo la loro proiezione sulla retina, essendo quindi sul retro del nostro occhio. È lo stesso principio di un eclissi.

Perciò, sebbene la causa principale delle mosche volanti sia da inquadrare nella disidratazione e nel conseguente deterioramento, possono esserci anche altre cause:

  • Attività sportiva particolarmente intensa, specie nelle stagioni più calde;
  • Traumi alla testa;
  • Disordini del metabolismo.

Quando è il caso di preoccuparsi?  

Tendenzialmente, le mosche volanti possono verificarsi in soggetti miopi d’età adulta o avanzata: sono più abituali dai 20 ai 30 anni per poi saltare tra i 50 e i 60, ma nella maggior parte dei casi non creano problemi. Possono comparire e scomparire in diversi momenti della giornata, ma si finisce per ignorarle e neanche farci caso.

Le mosche volanti vanno prese in considerazione quando:

  • Il fenomeno insorge in maniera del tutto improvvisa;
  • È particolarmente intenso;
  • Sono particolarmente grandi;
  • Il disturbo insorge in abbinamento a vista offuscata;
  • È una conseguenza di dolore agli occhi o alla testa.

In questo caso sarebbe sempre bene contattare il proprio specialista di fiducia, che valuterà attentamente la situazione. Il motivo? Le mosche volanti possono anche essere sintomo di un distacco della retina, di un esordio di maculopatia, di una malattia autoimmune o di un’infezione in corso.

Come si curano le mosche volanti?

Come curare le mosche volanti? Noi di Ottica Belvedere di Castelguglielmo, vi proponiamo due alternative:

  • Integratori oculari: sebbene sia un discorso soggettivo, gli integratori per il benessere visivo, vanno a limitare il fenomeno delle mosche volanti;
  • Laservitreolisi: è un intervento laser per l’eliminazione di mosche volanti e si esegue grazie ad uno speciale laser chiamato YAG, la cui lunghezza d’onda variabile consente di andare a distruggere gli addensamenti di collagene che galleggiano all’interno dell’occhio. Il laser elimina solamente gli addensamenti più grandi, intervenendo a debita distanza dalla retina, ecco perché l’intervento non è al 100% risolutivo;
  • Vitreoctomia: un intervento chirurgico che comporta rischi da non sottovalutare e che viene utilizzato solo nei casi più invalidanti.

Sarà il medico a stabilire se sia il caso di scegliere la strada dell’intervento oppure se sia meglio convivere con le mosche volanti.

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